mercoledì, gennaio 23, 2008

Alle fronde di un ulivo per voto appendemmo le nostre intelligenze

Quando ho tempo e voglia il post lo scrivo. Forse.
UPDATE
Io alla fine volevo scrivere di politica, ma fatico da bestie a farlo. Eppoi preferisco la pornografia.
Forse perchè faccio parte di quella maggioranza di persone che "crede nelle persone, però non crede nella maggioranza delle persone ecc... ecc..."
La Rael però è capace di portare la poesia al di là di un titolo.
Quindi leggete ciò.
RE-UPDATE
"Undefinitely maybe", forse ma forse, mi hai risposto Rael.
Insomma sì, qualcosa in più devo dire.
L'ingombrante frase del titolo è il parto di un post-cena televisivo, maldigerito tra un chi vuol essere ignorante e ignobilmente ricco e telegiornali clonati. Ho pensato che se un quiz si permette di volgarizzare volgarizzando una (se non LA) poesia di Quasimodo, io potevo criminalmente esprimere un sentimento allo stesso modo. E, forse ma forse, con più dignità.
E' da un po' prima che cadesse (sicuramente nel ridicolo, poi forse un giorno nella fiducia) che questo governo mi ha ferito. Nell'intelligenza (quella poca) e forse, come scrive Rael, nella coscienza (quella roba che in genere tanto pulita non è). A pane e sentimento sociale, nel timore del reazionario e ricercando una luce a sinistra, dove da me il sole è sempre sorto, un po' ci sono cresciuto. Ho pianto con una mia paziente quando ho letto nei suoi occhi di schizofrenica il terrore per un uomo di nome Silvio, laddove per lei era trinità nera con un Benito ed un Adolfo (passando per un Bettino). E insomma questo governo io, da buon coglione che aveva voglia di farli girare a mister Bandana, l'ho votato.
Pentito? No. Deluso? Neppure. Ucciso? Un po', quello sì. Un pò per colpa, ma molto per dolo.
Ho dovuto violentare la mia intelligenza ripetutamente per non capire che non era solo l'ideologia ad essere defunta (quella l'avevo già pianta alla fine dei miei vent'anni), ma anche quel po' di speranza e di poesia, quel soffio di vitale che già esalava dall'agire politico. Non è possibile che mai come oggi, con un governo di sinistra (lo dicevano e - maledizione - lo dicono ancora), l'idea del controllo sociale trionfi surrettiziamente insieme alla volontà di perpetuare il nulla. E non perchè sono dei "comunisti" come direbbe qualcuno, facendogli un complimento che non meritano, né perchè "catto-qualchecosa", perchè nella polemica è rimasta soltanto la Chiesa a riconoscere un ruolo a sepolcri più bianchi delle nevi eterne. Eterne sì, ma pur sempre meno durature di un senatore a vita. C'è il vuoto, e quando il vuoto risuona è dilaniante. Qualunquista? Semmai depresso. Laddove il bipartisanismo trasformista sta alla politica come l'anedonia al depresso. Un sintomo nucleare. La "fiducia degli sfiduciati" come il "sentimento della mancanza dei sentimenti".
Ma non piangete per me. Semmai fatelo INSIEME a me. E come fan tutti i convalescenti, ricominciamo dal quotidiano e dalle piccole importantissime cose.

8 commenti:

rael is real ha detto...

proviamo a fare scambio, dai.

Vitalux ha detto...

Ci provo mia cara.
Però devo riuscire ad andare oltre al titolo.
Baci

rael is real ha detto...

fatto, amico mio.

rael is real ha detto...

http://www.rael-is-real.org/rael/?p=1191

rael is real ha detto...

nun penZare di cavartela così.

Anonimo ha detto...

voglio provarci ànkio.

Rex.

Anonimo ha detto...

caro.
l'ultima volta che ho affrontato un discorso del genere in maniera compiuta, usando concetti analoghi ai tuoi mi sono preso del qualunquista.
una (piccola) delusione sta anche lì.

va bene, ci provo.

rael is real ha detto...

http://www.rael-is-real.org/soda/?p=197