Questo è un post estivo, ma anche no.
Insommma ci sono momenti in cui, grazie ad incontri benedetti (dal vino in genere), ti senti costretto a fare piccoli bilanci. Almeno per quanto riguarda la tua creatura, la tua bestemmia di blog. Che ultimamente stai maltrattando, mal scrivendo e mal pensando.
Probabilmente è vero ciò che sotto voce si dice e cioè che un blog lo si apre per un motivo semplice: per poterlo chiudere un giorno. Questo è uno spazio di libertà che un bel giorno hai deciso di prenderti, perchè le altre tue altri se le erano prese. E in questa libertà sei riuscito piano piano a leccarti le ferite, leccando anche quelle degli altri, scoprendo risonanze, laceranti sincronismi della vita e del cuore. Grazie a questo strumento hai conosciuto bellissima gente, con alcuni hai danzato la danza di un'estate e ancora ti si annacqua lo sguardo nel ricordo (mia cara signora delle pulizie, ci sarai là fuori?). Con alcuni ti sembra di aver condiviso una vita pur avendone solo assaggiati attimi (cari Rex e Flound), altri rimangono fantasmi ormai persi nelle varie morti civili del blog che si chiamano tumblr (non volermene cara X, io un tumblr l'ho anche aperto, ma a rubare da altri senza mettermici dentro più del 5% non son capace). Altri/e non cito ma voi sapete di esserci. In pochi mesi la tua lista di link è divenuto un necrologio. Ma ciò non conta perché la vera libertà è quella che hai potendovi rinunciare del tutto. Sì, la vera libertà è quella che puoi buttarti alle spalle. Per cui ora si navigherà così, a vista e a intermittente voglia, scrivendo così quando non ne puoi fare a meno,
nella speranza di poterne sempre più fare a meno.
Insommma ci sono momenti in cui, grazie ad incontri benedetti (dal vino in genere), ti senti costretto a fare piccoli bilanci. Almeno per quanto riguarda la tua creatura, la tua bestemmia di blog. Che ultimamente stai maltrattando, mal scrivendo e mal pensando.
Probabilmente è vero ciò che sotto voce si dice e cioè che un blog lo si apre per un motivo semplice: per poterlo chiudere un giorno. Questo è uno spazio di libertà che un bel giorno hai deciso di prenderti, perchè le altre tue altri se le erano prese. E in questa libertà sei riuscito piano piano a leccarti le ferite, leccando anche quelle degli altri, scoprendo risonanze, laceranti sincronismi della vita e del cuore. Grazie a questo strumento hai conosciuto bellissima gente, con alcuni hai danzato la danza di un'estate e ancora ti si annacqua lo sguardo nel ricordo (mia cara signora delle pulizie, ci sarai là fuori?). Con alcuni ti sembra di aver condiviso una vita pur avendone solo assaggiati attimi (cari Rex e Flound), altri rimangono fantasmi ormai persi nelle varie morti civili del blog che si chiamano tumblr (non volermene cara X, io un tumblr l'ho anche aperto, ma a rubare da altri senza mettermici dentro più del 5% non son capace). Altri/e non cito ma voi sapete di esserci. In pochi mesi la tua lista di link è divenuto un necrologio. Ma ciò non conta perché la vera libertà è quella che hai potendovi rinunciare del tutto. Sì, la vera libertà è quella che puoi buttarti alle spalle. Per cui ora si navigherà così, a vista e a intermittente voglia, scrivendo così quando non ne puoi fare a meno,
nella speranza di poterne sempre più fare a meno.
Lontano lontano nel tempo
qualche cosa
negli occhi di un altro
ti farà ripensare ai miei occhi
i miei occhi che t'amavano tanto
E lontano lontano nel mondo
in un sorriso
sulle labbra di un altro
troverai quella mia timidezza
per cui tu
mi prendevi un po' in giro
E lontano lontano nel tempo
l'espressione
di un volto per caso
ti farà ricordare il mio volto
l'aria triste che tu amavi tanto
E lontano lontano nel mondo
una sera sarai con un altro
e ad un tratto
chissà come e perché
ti troverai a parlargli di me
di un amore ormai troppo lontano.
(L. Tenco, 1966)
5 commenti:
ecco, quella canzone li' mi fa male al cuore.
non potrei mai avercela con te, e la mia e' una scelta consapevole, di una persona che non scrive piu' perche' semplicemente ha smesso.
il tumblr e' solo uno stupido gioco, non potra' mai sostituire davvero il blog.
Eh, sì, quella canzone lì fa male. Cantata da un californiano poi con il quale ho avuto uno scontro quasi fisico nel lontano 1991 fa un effetto incredibile. Mi fa piacere leggerti X, tantissimo.
E a questo punto mi fa ancora più piacere non farlo.
So long, ma a presto.
eccazzo, mi si è annacquata la vista...
questo me lo copio nel mio tumblr.
patton versione luigi me lo ero già infilato nei preferiti del tubo.
t'abbraccio.
dopo mesi proprio questa sera dovevo entrare... non vado mai troppo indietro, leggo sempre e solo quel che c'è a portata.
e tutte le volte è come se ci trovassi qualcuno che scrive e decodifica quel che sento. questa è una cosa incredibile. un po' inquietante. ma anche rassicurante. un faro nella tempesta.
devi essere bravo nel tuo lavoro. anche tenco a dirla tutta.
alla prossima.
b.
Io certo che ci sono.
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