Con buona pace di Wittgenstein.
Capita infatti a un certo punto che si fatichi a riempire questo spazio blu, dove tante volte ti sei sfogato.
E in realtà, a pensarci bene (e quindi dopo molto tempo e fatica), realizzi che.
Non è che non hai da dire. E forse neppure non hai da scrivere.
Non è colpa del mezzo.
E' tutta una questione di registro.
Io in questi ultimi anni quassù mi sono spesso e volentieri lagnato, indignato. Ho a mio modo dichiarato insofferenza, inadeguatezza e incomunicabilità. Ultimamente poi ho ridotto la mia tolleranza alla frase articolata al punto di capire soltanto io quello che produco. E nemmeno sempre.
Da ormai quindici settimane (così, per dare una data di concepimento) si sta facendo strada un assetto emotivo davvero nuovo.
E' sicuramente l'idea di poter diventare padre (oooooh....), ma la sensazione è più quella di un trasloco.
Il quotidiano ti pare nuovo, familiare ma ricolorato. Bello potrei dire. Ma soprattutto diverso. Diverso ciò che è rimasto uguale a sè avendo cambiato punto di osservazione.
E' una cima nuova, mai fatta, che sovrasta una pianura tendenzialmente nebbiosa che in realtà conosci bene.
E ti sembra incredibile che i tuoi due occhi scrutino i due di tua moglie per immaginarne due che per ora stanno chiusi ad immaginare un mondo.
Il tuo mondo.
Che sarà il suo.
Che è vecchio più di te, di noi, ma ringiovanisce ad ogni sguardo.
e per chi ha letto fin qui...
Capita infatti a un certo punto che si fatichi a riempire questo spazio blu, dove tante volte ti sei sfogato.
E in realtà, a pensarci bene (e quindi dopo molto tempo e fatica), realizzi che.
Non è che non hai da dire. E forse neppure non hai da scrivere.
Non è colpa del mezzo.
E' tutta una questione di registro.
Io in questi ultimi anni quassù mi sono spesso e volentieri lagnato, indignato. Ho a mio modo dichiarato insofferenza, inadeguatezza e incomunicabilità. Ultimamente poi ho ridotto la mia tolleranza alla frase articolata al punto di capire soltanto io quello che produco. E nemmeno sempre.
Da ormai quindici settimane (così, per dare una data di concepimento) si sta facendo strada un assetto emotivo davvero nuovo.
E' sicuramente l'idea di poter diventare padre (oooooh....), ma la sensazione è più quella di un trasloco.
Il quotidiano ti pare nuovo, familiare ma ricolorato. Bello potrei dire. Ma soprattutto diverso. Diverso ciò che è rimasto uguale a sè avendo cambiato punto di osservazione.
E' una cima nuova, mai fatta, che sovrasta una pianura tendenzialmente nebbiosa che in realtà conosci bene.
E ti sembra incredibile che i tuoi due occhi scrutino i due di tua moglie per immaginarne due che per ora stanno chiusi ad immaginare un mondo.
Il tuo mondo.
Che sarà il suo.
Che è vecchio più di te, di noi, ma ringiovanisce ad ogni sguardo.
e per chi ha letto fin qui...
7 commenti:
flound si è iscritto/a al gruppo Speriamo Che Somigli Alla Mamma.
ma che bella novità!
ero io ziacassie lì sopra...
peraltro cara zia, lei l'aveva predetto nei giorni del concepimento. Come Volevasi Dimostrare...
io son arrivato sin qui
e l'ho tenuto fermo
più che fermo
direi
anzi scriverei
immobile
Uh, grazie gaggio...
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