giovedì, dicembre 25, 2008

DIO NON GIOCA A DADI CON L'UNIVERSO, ED E' VERO... A LUI PIACE IL POKER E LO GIOCA BENDATO...

... INSIEME A UN NANO DEFORME, UN COCKER SPANIEL E UNA DONNA BARBUTA, CON UN MAZZO DI CARTE TRUCCATE, LA POSTA INFINITA E IN UNA STANZA COMPLETAMENTE BUIA!
La frase è dal Dylan Dog 269, dalla bocca decollata di Groucho. Mi sembra però pregnante, tomwaitsiana nell'essenza, da digestione postnatalizia nella sostanza.
E profondamente rappresentativa dell'assurdità del teatrino terrestre quando è ispirato da una bontà divina che non gli compete. E si crepa nei ricordi di album di famiglia nei pranzi natalizi. Lasciando trasparire come sia sentimento più vero per l'uomo l'invidia del perdono, la schiavitù del sé che la libertà dell'altro.
E farsi male laddove parrebbe esserci nient'altro che morbido, calore ed umano affetto. Che dell'Amore è imitazione, introvabile persino sui banchi del famigerato mercato intemeliese.
E dove l'unico ricordo non filtrato da sovrastrutture sia quello di un nonno, novantenne e conseguentemente demente, che ancora e di nuovo teme di non svegliarsi a tempo la mattina per andare alle scuole di Mirafiori.
Buon carnaio natalizio a tutti e buone speranze. Senza filtro, s'intende.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mangiavo e bevevo
la barbera (come giustamente hai scritto là sotto)
anche se noi milanesi barbaramente lo definiamo "il barberino"
avevo di fronte a me una nonnina di 92 anni
che mi conosce benissimo
eppure
ogni due per tre mi chiedeva
"ma lù chi l'è?" (trad. ma lei chi è?)
ed ogni volta io mi premuravo di riusponderle
"sono il figlio di questi e il fratello di quest'altro ed il nipote di quest'altri ancora...)
mi avrà posto la stessa domanda almeno una cinquantina di volte
solo al termine del banchetto mi son reso conto che la nonnina non poneva il suo quesito per mancanza di memoria
effetto della progressiva demenza senile che pare l'abbia colta già da molto tempo
mi son reso conto che la domanda era più che legittima
giustificata dalla vacuità delle mie risposte
e dalla loro insensatezza
ed ho compreso che la memoria è a me che sta venendo a mancare
chi sono io?
cosa voglio?
da dove vengo e dove vado?
non saprei rispondermi in effetti
se non vagamente
ed in modo insensato ed evanescente

ed allora sono uscito a fumare
incontrando là fuorì occhi arrossati
d'un rosso opaco
e sguardi persi nel vuoto
e mani nelle tasche
e baveri alzati
e pensieri dispersi

e una voce sola
"brrrrrrr che freddo!"

Anonimo ha detto...

questo è stato un natale in sordina.
il primo in cui mi sono sentito (abbastanza) vecchio.
c'è stato meno casino e avevo meno voglia di trascinare tutta la tavolata verso consuete goliardie.
e se viene a mancare il mio apporto, beh, gli altri si interrogano e navigano a vista.

Vitalux ha detto...

navigare a vista mi sembra la migliore delle rotte possibili...