“Mia madre ha 89 anni vissuti abbastanza felicemente; ha una istruzione adeguata per gli anni in cui ha vissuto, ma ha qualche problema a capire il linguaggio del mondo moderno. Prima cosa: per avere un’informazione su un indirizzo o un recapito telefonico dovrebbe “ringare” un certo numero. Poi per i suoi problemi assistenziali deve rivolgersi al ministero del “welfare” e quando deve prenotare una visita o prestazione medica, dovrebbe contattare il “Sovracup”; se per caso dovesse avere bisogno di una prestazione urgente, dovrebbe sottoporsi ad un “triage”. Sarebbe possibile capire qualche cosa o tradurre in italiano corrente tutte queste sigle?” (Enzio Bona allo Specchio dei Tempi de La Stampa, 19/12/2009).
Se dovessi risponderei così: “Gentile Enzio Bona, da quanto scrive emergono alcuni punti che la definiscono: è figlio premuroso e non più giovane a sua volta, in ragione di ciò preoccupato del futuro e improntato a un naturale atteggiamento lamentoso e conservatore. E’ condivisibile la sua preoccupazione per una lingua italiana nettamente vituperata nel parlare quotidiano, ma la prego di ricordare che “l’italianizzazione” fu un fenomeno fortemente voluto dalla politica fascista. Ciò non credo renda verosimilmente giustizia alla storia personale di sua madre. Inoltre appare più che evidente che lei ha piena conoscenza e padronanza dei termini che critica. E, forse, dedicare del tempo per spiegarne l’uso alla sua genitrice potrebbe giovare ad entrambe, umanizzare un rapporto infreddolito dagli anni e dal clima, rendendola poi più consapevole che è solo la qualità di questi rapporti a far la differenza nel bilancio di un’esistenza. Approfitto dell’occasione per augurarvi un sereno Natale.”
2 commenti:
smettila di fare il nervoso.
e buon natale.
Uso questo blog solo quando sono nervoso. Data la frequenza degli ultimi mesi faccio passi da gigante.
Buon Natale a tutti!
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