Troppa luce lassù per gli ultimi...

Pare che l’Italia sia divisa in due. Storicamente è un successo. L’Italia è sempre stata divisa in molte più parti.

“Noi siamo da secoli

Calpesti, derisi,

Perché non siam popolo,

Perché siam divisi.”

(Mameli, 1847)

Non è Prodi e Berlusconi però il binomio che ci divide. Sulla base di come sono trascorse le ore dopo la chiusura dei seggi dovrei pensare che tutte le scale di autovalutazione che io nel mio lavoro di psichiatra uso come tradotte dall’inglese da noi non abbiano senso. Se quello che è successo con gli exit-poll avesse una logica chi si fiderebbe più di chedere “scusi per la stazione?” in un qualunque paesino sperduto d’Italia?

La divisione è più trasversale e interessa tutti gli schieramenti, indipendentemente da chi abbia vinto. Ed è tra chi ancora crede alla politica e chi non ci crede più o ci ha mai creduto. Pare evidente ci sia stato un folto numero di persone che sono sempre state dalla parte di Berlusconi, ma nelle ultime comunali, regionali o “elezioni minori” se ne sono stati a casa, “tanto chi se ne frega mica cade”. Un gruppo di ultras che non ha bisogno di andare allo stadio perché tanto ha il decoder. E questa volta si è mosso solo per non sentirsi dire che è coglione. E si è visto quanto è numeroso come campione. Non meglio messi sono quegli ultras che sono sempre e comunque andati a votare contro (e per onestà a volte ci sono stato anch’io tra di loro). Alla fine a contarci non siamo poi così tanti come crediamo, no?

Questo è il popolo che non ci crede o ci ha mai creduto ed è più del 50% del paese. Questo è il mio vissuto. Qualunquista o realista? Mi piacerebbe conoscere qualcuno che ha votato perché davvero credeva nelle persone che ha supportato. O siamo sempre – con buona pace di Montanelli – quelli che votano il meno peggio, che si turano il naso e poi crocettano? E forse nel mondo non è poi tanto diverso. In nome di quale ideologia schierarsi, se non ce n’è più una? Che parli alla gente almeno, questo intendo. Vorrei vedere facce giovani, gente con una speranza, non macchiette da talk-show.

Viviamo giorni bui. Speriamo siano solo l’anticamera di un futuro più luminoso…