VOLVER (Tornare)

La scusa per citare un bellissimo film. In cui appare veramente chiaro come noi ometti si sia esseri accessori per l'Umanità.

Tornare è la parte più importante del viaggio. Partire è l'ansia, la tensione verso il futuro, l'avventura (ad-ventura in latino), gettare il cuore al di là dell'ostacolo. Viaggiare in sè è la parte più nobile, è atto divino di creazione in cui la strada la fai tu e la rendi tua. Motivo per cui quello che è collinetta per uno per altri è l'Himalaya. E "quando la strada non c'è la si inventa". Munito di quella forza morale che la tua etica da viandante (come direbbe Umberto Galimberti) ti concede.

Tornare è atto di introspezione, di rendicontazione con il proprio intimo. Ogni viaggio parte da dentro e lì ritorna. Gli abiti finiscono in lavatrice, ma il cuore si sporca un pezzetto di più alla volta. Fino a essere una di quelle coperte patchwork che possono scaldarti in inverno. E' la parte più difficile da decifrare, quando cala la fatica, quando guardi gli oggetti che ti sei portato dietro dal cammino, quando pensi che tanto domani, dopodomani al più tardi, si deve ripartire. Sulle strade del quotidiano, grottesche imitazioni di quella Strada che da questi binari sgomita per uscire. Tempo di bilanci? In parte sì, in parte certi conti non li puoi chiudere. Perchè il viaggio certe piaghe le può solo far scoppiare, ma non le ricuce. E la cicatrice per seconda intenzione ce la mette soltanto il tempo. Gran dottore e grandissimo figlio di puttana.

Ma la cosa più bella è la sorpresa. Anche questa volta sei tornato e, per quanto già lo avessi saputo quando chiudesti quella porta, riaprirla e ritrovare tutto quello che nel tuo zaino non poteva starci è il più bel regalo che mai avresti immaginato.

Perchè è l'accessorio che dona valore all'essenziale. Essenziale, aggettivo dal sostantivo "essenza". Sostantivo femminile.

On air: Estrella Morente - Volver.