giovedì, dicembre 07, 2006

preso blu

Se venite qui da un po' la canzone la conoscete, anche perchè nel mio primo vero post la citavo a Musa ispiratrice.
Giornata su nottata di lavoro strana oggi. Di passaggio, transito e partenza. Ma del peso specifico di una pioggia inesorabilmente blu.
Iniziata con la prima frase di questa canzone in loop stamattina. In una mattinata accademica sprecata a "farsi pompini a vicenda" come direbbe Mr. Wolf di Pulp Fiction.
"Ma quanta arroganza si spreca, per quali mediocri orizzonti..."
Proprio così illustri colleghi professionisti professori e profferenti tali.
E tra le lacrime nella pioggia un bellissimo sorriso datato ore 14.55. E' nata Alessandra, terza di tre pesti. La prima a cui non penserò come se fossi uno zio. Ma in fondo forse anche sì.
"In quali silenzi riecheggia
la rabbia delle tue certezze,
perché non ci provi ad arrenderti
a un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in anni di pioggia..."

PS: Torno domenica sera tardi. Cara Mic le chiavi sono dove tu sai.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

una delle canzoni più "umane" che io conosca.

Anonimo ha detto...

Adoro Subsonica!

Vitalux ha detto...

Ciao Codex, sentiti a casa tua. Leggiucchiando un pochino del tuo blog noto affinità elettive che sono benvenute...

Vitalux ha detto...

Per Mic.
Son tornato. E grazie. Come al solito, ma una volta di più.

Anonimo ha detto...

che bella canzone Serenase caro e benvenuta Alessandra!
Cpt