"Non dimenticherò mai quella notte, la prima notte al campo, che ha reso la mia vita una lunga notte, sette volte maledetto, sette volte intrappolato.Non dimenticherò mai quel silenzio notturno che mi ha strappato, per tutta l'eternità, il desiderio di vivere.
Non dimenticherò mai quei momenti che hanno ucciso il mio Dio e la mia anima rendendo i miei sogni polvere.
Non dimenticherò mai queste cose, neppure se dovessi essere condannato a vivere tanto a lungo quanto Dio stesso.
Mai."
Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986 e settimo da sinistra in seconda fila nella foto sopra a Buchenwald.
L'unica mia perplessità sul giorno della memoria, mentre do una spolverata alle mie kippot, è quella che sia una celebrazione che cade all'inizio dell'anno. Come se per il resto dello stesso ci si potesse tranquillamente dimenticare tutto...