sabato, marzo 24, 2007

Privacy isn't real Rael...

Gli eroi esistono, Rael. E camminano in mezzo a noi. Ma riconoscerli, anche quando ne hai traccia nella memoria, è difficile. Per fortuna sono loro, certe sere quando i fiumi su Torino riaccolgono a ritroso esseri marini dal mare della Lanterna, che decidono di fare un pezzo di strada al nostro fianco. E il Poeta decide di ascoltare benevolo la giovane quota rosa emergente dal sottobosco della rete. E in Massena28 la storia collassa su un piatto di taleggio. Una sera che Dora o Po è lo stesso, che l'India incontra il Libano, che il mare respira neve e i cinque continenti sembrano finalmente a portata di mano.
Ieri ad ascoltarti c'era il mitico Alessio Manzo.
Questi dati li regala la rete.
ALESSIO MANZO – Currenti calamo – pagine 40 – Codice 60761 - Prezzo di copertina: Euro 5
ISBN 88-89558-03-2

Definire poliedrico Alessio Manzo (dottore in legge, filosofo, teologo, traduttore dell’ “Apocalisse di Giovanni”, di classici greci, latini e della letteratura internazionale) è poco: ha molte frecce al suo arco (la religione, la politica, la moda); le sue poesie sono animate da gioiosità e giocosità, condite di molto sale e ruscellanti rime; la trovata veramente originale è la cifra del suo stile.
L’autore, fedele all’orazione “aurea mediocritas”, tuttavia non disdegna il volo pindarico come quando nel fulminante distico “Per il tuo eterno ritorno, Pippo, / meriterai un mondo, non un cippo” mette in berlina l’attualità mondana.
Componimenti di natura più complessa (quale la lirica “Ave, Ventura! / Fra quattro mura / l’anima pura / gli occhi si tura, / premi con cura, / virtù conserva. / Sorte è oscura, / fortuna varia: / muta, non dura, / il senno fura. / A te la gloria, / Italia serva!”) deridono personaggi pubblici, dello spettacolo e della televisione, mettendone in risalto pregi e difetti con tono tagliente che intende mostrare come la loro vacuità sia il riflesso di un’Italietta priva di valori e grandezza, ma non di creatività e buonumore. C’è spazio per riflessioni estetiche: “Non si dica Arte, / se dal cor non parte; / non si dica Arte, / se fa false carte; / non si dica Arte, / se la ispira Marte; /non si dica Arte, se imita le sarte / e crea vesti arte” perché, come sentenzia Oscar Wilde nella Prefazione de “Il Ritratto di Dorian Gray”, “The artist is the creator of beautiful things” (L’artista è il creatore delle belle cose).
Questa poesia:
Il Passo dello Spluga
separa l'Alpe Retica
dalla Lepontina,
l'elvetica
dall'italica;
non vuole bega,
rifugio nega
allo stratega,
al despota
stolto, beota,
sciocco, idiota,
del diavolo collega,
col crucco unitosi in lega,
giunto all'omega,
fuggiasco, transfuga
in ritirata, in fuga
dalla Valtellina.
Ma i cantoni
Ticino e Grigioni,
Locarno, Lugan,
Bellinzona,
Puntraschigna,
Davos, Arosa,
Klosters, Cuera
e San Murezzan
sono romani,
italiani,
guardano a Milan.
Ma la Rezia
imperiale,
augustale
guarda a Roma.
E l'Alpe grandiosa,
la montagna,
di monti corona,
sono mura d'Italia.

Antologia del Premio letterario Premio La Montagna Valle Spluga 2006 - 14x20,5 - pagg. 60 - Euro 10,00 - ISBN 88-6037-257-7

Rael is real, Manzo is real, Rael...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

cavoli..
l'ho scampata bella :-)
Sinfo

Vitalux ha detto...

Eggià, cara Sinfo.
Ma non finirà qui...

Anonimo ha detto...

il grande alessio manzo, poliedrica struttura cellulare umana... chi più di te poteva riuscire a stanarlo?

Rex.

rael is real ha detto...

ma...ma....ma.........

PAURA!

Mi sovviene però un dubbio: avrà assaggiato il taleggio?

Vitalux ha detto...

Io comunque dopo averlo (ri)conosciuto non riesco più a scrivere...

Anonimo ha detto...

teologo?!?!?!?
...

Anonimo ha detto...

ma uffi io è tutto il giorno che commento casso casso casso!

Anonimo ha detto...

ecco, ora lo ha pubblicato. casso.

Anonimo ha detto...

Confesso che Manzo mi ha colpito nel profondo.
Io l'ho visto arrivare alla libreria. Subito mi è sembrato un agente della Siae. Poi l'impermeabile mannaro di tre taglie più grande mi ha fatto ricredere: forse agente CIA. Con quegli occhi di ghiaccio che dicevano tutto e dicevano niente. Soprattutto niente. Poi il ninete è diventato fin imbarazzante e ho iniziato cautamente a chiedermi: ma chi minchia è?! Se ne sta lì, in posa alla torre di Pisa con testa rovesciata all'indietro e caschetto biondo da putto del '300 che gli penzola attorno alle spalle. Se ne sta lì, zitto, muto, non fa nulla, ogni tanto attira qualche sventurata verso uno scaffale defilato e tenta di rifilarle... un suo libro di poesie!! E allora sì. E' un eroe (nonchè dottore in legge, quindi eroe disoccupato e poeta). E mi dico: vorrei averlo io quel coraggio lì, a stare in un posto con gente sconosciuta a fare la figura di quello che non c'entra un cazzo. E ho voluto provare: scrivendo questo post.

Vitalux ha detto...

Benvenuta/o cara/o anonima/o con poca esperienza di blog e molta di vita...