sabato, maggio 02, 2009

Changing of the guards

"The captain is down but still believing that his love will be repaid [...] your hearts must have the courage for the changing of the guards"
Questo nel testo di Dylan suona come profezia nella mia vita.
Goditela! L'infanzia passa in un attimo. Questo ti dicono.
"Manica di ebeti" vorresti rispondere loro.
Ti ritrovi così, poco dopo aver superato la metà del cammino di "nostra vita", a ripartire dall'inizio per procura.
Sei padre, papà, babbo, insomma quella parola talmente di uso comune da essere incomprensibile.
Hai corso nella gara del giusto, passi il testimone, ma devi continuare a correre al fianco di, fino alla fine della tua pista, parallela ma, comunque (alla fine lo speri) più breve della sua.
Non si dorme. O meglio si dorme quando il nuovo tiranno lo concede.
E nessuno, uomo, donna, sapiente, testo e metatesto, dal principio del mondo, ti può regalare il segreto del porvi rimedio.
Perché non c'é. E forse non deve esserci.
E nessuno ha il coraggio di sbattertelo così in faccia. "Eggià il primo... e comunque ci vuole un mesetto..."
Non è questione di ritmi, maledetti che non siete altro. E' il morire a se stessi che si consuma. E' il definitivo cambio della guardia che si opera.
Ed ora che sei mezzo passo dietro la prima linea vedi finalmente come la linea sia sottile, debole, fragile. E devi rinnovargli fedeltà, protezione. "Fedeli alla linea anche quando non c'è / quando l'imperatore è malato / quando muore o è dubbioso / o è perplesso".
Capisci poi la portata della scelta che hai fatto con la donna che é al tuo fianco. Hai visto la sua faccia trasfigurata dal dolore ("che tanto si dimentica" dicono le semplici), hai visto il dolore sull'unico volto su cui non l'avresti mai voluto. Il suo corpo cambiare, la "montata" lattea, il crollo tra le lacrime degli ormoni.
E capisci che mezza vita non ti ha preparato a niente.
Neppure i tuoi, che ora saranno nonni suoi.
Ci hanno provato, devi dar loro atto.
Ma niente ti può realmente prepare a questo. Questo che la tua testa scientifica scompone in mille parti e il tuo cuore, che ha memoria del divino, unifica nell'accogliere un miracolo.
Buona Strada, Matteo!



10 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono commossa.
Sono parole bellissime, lucide e piene d'amore.
La vita non ti ha preparato perché non sei ancora nel mezzo del tuo cammino.
In questa strada sei solo all'inizio.
Buon viaggio,
zia Mic.

Anonimo ha detto...

sono una pellaccia
non ho mai pianto leggendo nessun post.
ma ho provato talmente tutto uguale sulla pelle quello che dici tu che è partita la lacrimuccia.
e vabè-
non si poteva dire meglio ecco
un abbraccione a tutti
Sinforosa

qlo ha detto...

esattamente.

[e togli quel fotogramma: porta sfiga.]

Vitalux ha detto...

col cazzo che qui crepa qualcuno!

rex ha detto...

il fatto è che nessuno nasce imparato. si impara per gradi. a mangiare, dormire e fare la cacca. e poi alle domande: tante domande, molte più di quante umanamente si possano porre...
tutte insieme, a valanga.
ci vuole il fisico e tu che sei un tipico sex symbol non ne difetterai di certo.

Buona strada!

qlo ha detto...

brau, tocchiamoci.

la cosa che ho imparato io è che non c'è niente che tu possa fare per impedire a un altro di commettere gli stessi errori tuoi.
non è una consolazione, ma è così.
l'importante, sempre, è dare il massimo.

Lapsus ha detto...

Gentile Vitalux,
ci scusiamo se sporchiamo questa pagina di commenti al tuo bel post, ma non sapevamo come contattarti altrimenti.
Con un gioco di specchi (un'overdose di links) cominciato dal sito di Satisfiction, abbiamo avuto modo di vedere il tuo blog. Siccome ci è piaciuto, saremmo felici se volessi partecipare al prossimo numero della nostra rivista "Lapsus" (www.eccelapsus.com).
Il terzo numero - in uscita a fine settembre - conterrà una serie di ritratti di alcuni personaggi noti della letteratura, del cinema e della musica. Non pensare a dei profili critici o a dei saggetti brevi; quello che vorremmo è un pezzo dal forte taglio personale su un autore che ami o, in alternativa, che detesti. Insomma un pezzo il cui protagonista della narrazione sia il tuo rapporto personale che hai con chi scegli di descrivere.
Sei interessato a partecipare? Ti dico che la scadenza è per la prima settimana di settembre e non si hai alcun vincolo di battute: se ci piace, è dentro al numero.

Cortesemente, fammi sapere qualcosa.

Luigi Pesce per Lapsus
mail: ecce.bombo@yahoo.it

Vitalux ha detto...

Caro Luigi Pesce, ti ho risposto via mail. Intanto, pubblicamente, grazie!

Vitalux ha detto...

...che poi non se ne è fatto nulla... Dev'essere stato un Lapsus davvero...

Vitalux ha detto...

...che poi non se ne è fatto nulla... Dev'essere stato un Lapsus davvero...