martedì, aprile 18, 2006

All animals used in this movie were treated humanly

Può capitare che in un week-end sbagliate ben due film di seguito. E vediate "Factotum", una vera e propria offesa alla memoria di Bukowski, insulsamente resa da un Dillon che crede di essere appena uscito dall'Actor's Studio. Oppure che sperando in una vena romantica (che in me era già abbastanza sopita) vi imbattiate nel tentativo di complicare una trama già complessa quale quella di "Tristano & Isotta". E ascoltiate dialoghi da Bacio Perugina mutuati non si capisce perchè da John Donne.
Però guardando i titoli di coda del secondo e arrivando quasi alla fine perchè vi siete addormentati vi colpisce una frase che recita più o meno così: "All animals used in this movie were treated humanly". Sono frasi che uno difficilmente dimentica e sedimentano.
Questa notte di Pasquetta poi allo scrivente capita di lavorare e di vedere assurde crisi isteriche di ragazzi giovani in pronto soccorso, e vi viene da pensare. All'effetto che delle feste che DEVONO riunire le famiglie, gli amici e gli amanti (questi forse no) hanno in maniera devastante su persone che non parlano e non SI parlano più.
E quella frase vi torna come un boomerang.
Se il fatto che un animale sia stato trattato in modo umano sia qualcosa di rassicurante.
O se gli animali non abbiano davvero qualcosa da insegnarci.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli animali hanno sicuramente da insegnarci!!
Buongiorno Serenase Blu!!
Capitana

Anonimo ha detto...

gli amanti non si riuniscono manco a Pasqua, te lo confermo...