giovedì, aprile 06, 2006

CALEXICO

Ho scoperto che molti non sanno chi siano. E mi è sembrata un'enormità.
C'era una volta un gruppo che si chiamava (e ancora ha quel nome) Giant Sand, centrato sulla creatività di un essere bizzarro come Howe Gelb. A contenerlo due individui di nome Joey Burns e John Convertino, i quali nel 1997 decidono di fare per conto proprio e di fondare i Calexico. Musica da strada, da mariachi e "fieste " messicane, alla Tarantino ma anche alla Morricone. Con una spruzzata di jazz e musica da camera.
I primi album sono curiosi. Molti brani strumentali. Molti strumenti e molte voci. Fino al forse grandioso equilibrio di Feast of Wire (2003). Oggi escono con un album dolce, più misurato, senza strumentali e con molte ballad. Più commerciali, perchè no? Più pop? A me sinceramente non importa. C'è una misura in questo "Garden Ruin" che è unica e una cura melodica che fa sognare. Ed io da un disco non chiedo molto altro...

1 commento:

Anonimo ha detto...

non conosco, appunto, non sono molto ferrato su queste materie, ma, il jazz credo mi piaccia.