Ho scoperto che molti non sanno chi siano. E mi è sembrata un'enormità.
C'era una volta un gruppo che si chiamava (e ancora ha quel nome) Giant Sand, centrato sulla creatività di un essere bizzarro come Howe Gelb. A contenerlo due individui di nome Joey Burns e John Convertino, i quali nel 1997 decidono di fare per conto proprio e di fondare i Calexico. Musica da strada, da mariachi e "fieste " messicane, alla Tarantino ma anche alla Morricone. Con una spruzzata di jazz e musica da camera.
I primi album sono curiosi. Molti brani strumentali. Molti strumenti e molte voci. Fino al forse grandioso equilibrio di Feast of Wire (2003). Oggi escono con un album dolce, più misurato, senza strumentali e con molte ballad. Più commerciali, perchè no? Più pop? A me sinceramente non importa. C'è una misura in questo "Garden Ruin" che è unica e una cura melodica che fa sognare. Ed io da un disco non chiedo molto altro...
C'era una volta un gruppo che si chiamava (e ancora ha quel nome) Giant Sand, centrato sulla creatività di un essere bizzarro come Howe Gelb. A contenerlo due individui di nome Joey Burns e John Convertino, i quali nel 1997 decidono di fare per conto proprio e di fondare i Calexico. Musica da strada, da mariachi e "fieste " messicane, alla Tarantino ma anche alla Morricone. Con una spruzzata di jazz e musica da camera.
I primi album sono curiosi. Molti brani strumentali. Molti strumenti e molte voci. Fino al forse grandioso equilibrio di Feast of Wire (2003). Oggi escono con un album dolce, più misurato, senza strumentali e con molte ballad. Più commerciali, perchè no? Più pop? A me sinceramente non importa. C'è una misura in questo "Garden Ruin" che è unica e una cura melodica che fa sognare. Ed io da un disco non chiedo molto altro...
1 commento:
non conosco, appunto, non sono molto ferrato su queste materie, ma, il jazz credo mi piaccia.
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