martedì, agosto 08, 2006

Non vedevo l'ora...

...e infatti me la sono comprata. Cercavo un altro orologio ma quel quadrante blu per me è stato irresistibile.
Stasera qualcuno mi ha provocato dicendomi che non riesco a capire quanto possa essere nobile e sublime lo stare a casa da soli una sera d'estate. Lo sto facendo. E devo dire che in realtà lo sapevo. Come so quanto ci sia di eroico nel lavorare di notte. Il buio dona dignità a molte cose, così come il volersi bene e crogiolarsi nel liquido amniotico di muri, oggetti e pensieri familiari e famigliari (mi si passi il giochino).
Perchè stanotte le donne della mia vita sono lontane. Una poi, forse la più importante suo malgrado, neppure è in Italia. E degli amici non mi importa. Se lo sono domani li ritroverò. E non mi sento solo. Ché l'esperienza della solitudine è fatta per essere vissuta in due. Magari nella coppia, tempio di solitudini cristalline sublimate dall'amore.
La ricetta ce l'ho. La finestra sul balcone aperta verso i monti della mia terra: maestosi come pochi in Europa. Un buon libro che ti incuriosisce: "Le correzioni" di Jonathan Franzen. E una buona musica notturna da far compagnia al tuo blog: "E se domani" nella versione jazz di Paolo Fresu e Uri Caine.
E buona notte. Your beloved entertainer. Serenaseblue.

13 commenti:

Vitalux ha detto...

Dura vincere sempre, nevvero?
Buona notte picaresca Sibilla

Anonimo ha detto...

IO sto spesso a acsa da sola, sia in estate che in inverno e non ci ho mai visto nulla di nobile o sublime, ma solo una cosa assolutamente normale...

Anonimo ha detto...

"Ché l'esperienza della solitudine è fatta per essere vissuta in due"
è deliziosamente ossimorica, forse nemmeno te n'eri reso conto.
E spiega tante cose, soprattutto, credo, a chi la scrive.
E' che notti limpide come questa, con la luna che si svena a dare spettacoli cromatici dietro le nuvole basse, sembrano fatte apposta per essere guardate dai prati dell'imbarchino, fosse pure meno nobile.
Un saluto dal PC del capo

Vitalux ha detto...

Saluti a Maldive. D'accordo il nobile è un po' accessorio e deriva dal cercare di occuparsi della parte più nobile di sè.
E saluti a Kao.
L'imbarchino mi vedrà a breve. Il computer al lavoro è quasi una iattura in certi posti.

Anonimo ha detto...

"una sera", precisiamo, una soltanto: che se si prende l'abitudine, poi tanto nobile non è, ma una mera condizione sociale.
La solitudine anche, è uno stato mentale, ci si può tranquillamente sentire soli in mezzo alla folla: facile si direbbe, fra degli estranei frenetici per le compere di natale delle vie del centro, ma anche in casa, con delle persone ci si può sentire totalmente soli.
Le amicizie e le distanze poi, va bè!...

Anonimo ha detto...

che bella questa versione... (pero' secondo me, lei viva la gente la canta)

Vitalux ha detto...

neanche sotto la doccia fredda, giuro cara zia. Al massimo Hasta siempre comandante...

Anonimo ha detto...

che bello questo post... leggermente velato di malinconia. o di melanconia. ma bello. da guardare.

Vitalux ha detto...

Lei è veramente troppo buona. E non è una avance.

Anonimo ha detto...

no. io non sono mai buona. e' vero. quando leggo e vedo, beh io sono appagata.
e questo "...La finestra sul balcone aperta verso i monti della mia terra: maestosi come pochi in Europa"
beh, che le devo dire...

Vitalux ha detto...

ci siamo capiti. e pensi che se n'è accorta pure la Paramount...

Anonimo ha detto...

sonosempreiolanonimo,idemcomesotto,Blu

Vitalux ha detto...

pauradidichiararsi? infondoleièdicasaqui...