Certe notti

Ora lo devo dire subito. A me che la macchina possa essere calda e che la strada la decida lei mi è sempre parsa non direi una mussa, ma una vera e propria minchiata.

Alla noia ho scritto, da queste parti, che solo il cuore può metterti davvero su una strada. Però devo dire che a volte, sarà grazie al volante, ma una certa comunicazione può arrivare anche al motore. E quando guardi le righe bianche sull'asfalto correre via veloci nella notte senti che stai tirando un filo (forse un elastico) che ti lega, ormai nella memoria, ad una casa e ad un ambiente che, come tossine, ti porti in circolo negli atri del tuo cuore.

Scopri così che anche guidare si può fare con passione. Non lo credevi, pigro come sei. Non lo credevi, indolente come sei. Ti sei ricreduto, chè solo chi delira non cambia mai idea.

Lasci una casa da cui si vede il mare per tornare alla tua, incastrata tra l'orizzonte delle Alpi. Ed è già una salita. Lasci belle persone. Di alcune di esse, e ti dispiace, hai appena scheggiato la scorza. Alcuni candidamente la loro quella sera l'hanno parcheggiata insieme alla moto sotto la scalinata. E pur senza corona e senza scorza, son regali (nel senso del re) comunque. Altre anime a cena si appesantiscono e volano più basse. Ma capisci che hanno aperture alari potenzialmente devastanti. Pur nascondendosi dietro rassicuranti e famigliari appellativi, come se essere zia servisse a smussare gli angoli.

Una persona poi l'hai lasciata solo per finta. Perchè non si può salutare un pezzo di te. Pur se non è mai stato tuo davvero ed ora è di altri. O di se stessa soltanto. Perchè il cuore è una zingara e va. Camuffata sotto teglie, tavoli, toppini e toghe.

E vai veloce fino al casello. E ti stupisce che si paghi talmente poco una sera così.

POSTILLA. Il post non è incompleto. Non ha immagine, musica e nemmeno link. Quelli sono miei, un po' troppo personali per metterli qui. Ma le vostre immagini, suoni e collegamenti possono andar bene uguale.