sabato, agosto 25, 2007

Weltanschauung

"Non posso vivere una vita convenzionale come la tua. Io voglio tutto. Le discese ardite e le risalite stordite. La crema in mezzo. Certo, potrei offendere qualche naso dal sangue blu con il mio incedere vanitoso e il mio odore muschiato. Io non sarò mai il prediletto dei cosiddetti Padri della città che schioccano la lingua, si allisciano la barba e parlano di quello che deve essere fatto di questo Homer Simpson."
A volte pensi certe cose e poi conosci delle persone che ti chiariscono il concetto con la loro vita. Perchè dove c'è biografia la bibliografia decade immancabilmente.
Zio Ago la mamma è andata a ricuperarselo all'obitorio. Lo scherzo di natura non voleva andarsene come da tutti diagnosticato. Questa esperienza gli ha fruttato un'invalidità civile pressochè completa che lo Zio Ago ha negli anni usato come la custodia di violino un terrorista ben noto. Lo Zio Ago un giorno ha fermato Porta Nuova, ma senza mettersi sotto le rotaie, bensì spacciandosi per un ispettore di finanza romana e reggendo il gioco per qualche ora. Lo Zio Ago potrebbe sembrare un cretino. E forse lo è. Ma fin da bambino ha dato prova di aver "fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione", insomma quello che per il Perozzi di Amici Miei definisce il genio.
Anni dieci di età, sagrestia della Chiesa di paese di campagna dove lo Zio Ago è nato. Al termine della Messa, servita dal bimbetto sciancato con la veste bianca, il parroco (uno di quelli pre-conciliari che ancora portava la veste talare e tutto l'abito di ordinanza) si sveste dei paramenti sotto gli occhi del giovin Zio. Con la curiosità di chi interroga il mondo per vivere il bimbetto prende in mano il cappello pastorale del prete, nero di foggia e napoleonico d'aspetto. Lo rigira, ne vede la fodera, e resta folgorato. Lo impugna e come può si caracolla nel sagrato correndo incontro alla mamma, basita dal vederlo brandire tal copricapo. "Guarda mamma, la fodera è ROSSA! Te l'avevo detto io che il prete era un COMUNISTA!".
Chapeau!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

zio Ago era un grande.
butta giù per bene la storia del cappello, per Soda.

Anonimo ha detto...

sì questo è un racconto da scrivere!
Sinf

Vitalux ha detto...

Signore care io non so scrivere davvero. Soprattutto non ho tanto tempo di farlo. Vedrò se riesco. Per Soda vuol dire che le giro poi la storia una volta ricomposta, signora raelina?

Anonimo ha detto...

geniale!

Anonimo ha detto...

lo zio Ago è un grande.
fuggire col cappello da prete: lui si che sa cos'è lo "sgurz"

Anonimo ha detto...

a proposito (si fa per dire): ieri mentre tentavo di passare a manetta con l'ultimo tramonto di giallo ad un incrocio, chi tenta di attraversare le strisce con la prima alba del verde, zompandomi davanti come una lepre?
MANZO.

Vitalux ha detto...

MANZO il grande non può reincarnarsi in un essere evolutivamente inferiore come la lepre. Comunque hai fatto bene a frenare, Pal

Anonimo ha detto...

lo sgurz! quello di paolo rossi e di riondino in kamikazen ultima notte a milano! wow! qui c'è gente con le ics finali che sa :)

Anonimo ha detto...

Chapeu per lo zio...chirichetto da piccolo e terrorista da grande,ce lo vedo...

Mitico il brano di Homer che hai riportato...

Anonimo ha detto...

non è vero che non sai scrivere.
e massimo rispetto allo zio.
agli zii in genere, anche.

quanto a manzo: mi è capitata analoga avventura di pal, nei dintorni di casa mia.
egli attraversava la strada insieme a una fanciulla.
e io mi sono commosso.